Max Verstappen ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono disputate oggi pomeriggio presso lo Zandvoort Circuit, sede del tredicesimo appartamento iridato stagionale. Per il pilota della Red Bull si è trattata della decima pole in carriera, la settima stagionale dopo quelle conquistate in Bahrain, Francia, Stiria, Austria, Gran Bretagna e Belgio. L'olandese ha fermato il cronometro sull'1:08.885, facendo registrare la miglior prestazione nei settori uno e due. In particolar modo è stato nella velocità di percorrenza della curva 3 in sopraelevata ad essere costantemente il miglior interprete della traiettoria in questo punto del tracciato.
Infatti questa curva, così come l'ultima, presenta un banking ad angolo variabile da 4,5 gradi all'interno ai 19 gradi dell'esterno, il che consente ai piloti di mantenere una linea esterna in modo da attaccare l'ingresso e massimizzare l'uscita di corda. Se la RB16B si è mostrata molto competitiva nei primi due tratti, la rivale W12 E Performance è stata la migliore nel terzo settore, tanto che Lewis Hamilton ha recuperato quasi tutto lo svantaggio con un intermedio da record fermandosi ad appena 38 millesimi dalla pole del rivale al titolo iridato. Il pluri iridato della Mercedes è stato protagonista di un colpo di coda nel finale tirando fuori dal cilindro un giro da qualifica straordinario.
Il campione del mondo in carica scatterà dunque appaiato in prima fila a fianco al rivale, con una partenza che si preannuncia incandescente tra i due. Il sette volte campione del mondo ha preceduto il compagno di squadra Valtteri Bottas e Pierre Gasly, rispettivamente terzo e quarto. Il finnico della Mercedes è stato sino adesso protagonista di un solido fine settimana, nel quale è sempre stato nelle posizioni di vertice. La posizione in griglia del finlandese mette la Casa di Stoccarda in condizioni di poter attaccare la Red Bull di Verstappen giocando a due punti e potendo diversificare le strategie tra i due piloti.
Non solo, dato che Sergio Perez scatterà 16° in seguito all'errore strategico del muretto dells scuderia di Milton Keynes che non lo ha mandato in pista nel Q1 per effettuare un secondo tentativo con pista sempre più gommata e più veloce, il costruttore tedesco avrà la possibilità di conquistare molti punti in ottica campionato costruttori, in modo da rafforzare la propria leadership iridata. Ottima la qualifica del transalpino dell'AlphaTauri, che ha eguagliato il proprio miglior risultato in qualifica in carriera in F1 (4° a Baku quest'anno). Il francese sta consentendo alla Scuderia di Faenza di stare ai piani alti della classifica in più di un'occasione nell'arco di questa stagione.
Oltre alla consistenza del campione GP2 2016, va lodata la competitività della AT02. La monoposto faentina, con al volante il pilota d'oltralpe fondamentalmente date le prestazioni altalenanti di Yuki Tsunoda, si sta confermando una vettura versatile per ogni tipologia di tracciato. Terza fila appannaggio delle Ferrari, con Charles Leclerc quinto a precedere di appena dieci millesimi Carlos Sainz. La sesta posizione finale del ventisettenne madrileno è risultato ben al di sopra delle aspettative, dato che in mattinata è andato a sbattere violentemente (195 km/h) contro le barriere esterne della curva 3 in seguito a un testacoda.
I meccanici sono riusciti nell'impresa di riparare la vettura in meno di due ore, consentendo allo spagnolo di scendere in pista regolarmente per le qualifiche. Settima posizione per la sorpresa di giornata Antonio Giovinazzi. L'italiano dell'Alfa Romeo ha conquistato il suo miglior piazzamento in qualifica della propria carriera in Formula Uno. Oltretutto si tratta della seconda apparizione nel Q3 della stagione dopo Monaco e del miglior risultato al sabato per la Casa del Biscione dal gran premio del Belgio 2019, quando Kimi Raikkonen partì quinto in griglia. Il ventottenne pugliese ha chiuso a solo un decimo dalle Ferrari, mettendosi alle spalle le Alpine di Estaban Ocon e Fernando Alonso, rispettivamente ottavo e nono.
Daniel Ricciardo, decimo con la McLaren, ha completato la classifica dei primi dieci. La seconda manche delle qualifiche si è conclusa 98 secondi in anticipo a causa dell'esposizione della bandiera rossa per l'incidente di Nicholas Latifi. Il canedese della Williams ha perso il posteriore della vettura in ingresso della curva 8 dopo aver toccato l'erba con la posteriore sinistra mentre stava impostando la traiettoria in entrata. L'impatto è stato violento contro le barriere della via di fuga esterna, dato che il retrotreno si è distrutto completamente. La sessione era appena ripresa in quanto antecedentemente c'era stata l'interruzione provvisoria per la bandiera rossa causata dall'altra Williams, quella di George Russell.
Il britannico ha perso la vettura in testacoda al punto di corda della curva 13. Il danno è stato lieve e il campione F2 2018 è potuto rientrare al proprio box con la vettura integra. La conclusione anticipata del Q2 ha congelato la classifica non consentendo a chi era provvisoriamente eliminato di scendere in pista, tra questi Lance Stroll e Lando Norris. Il canedese dell'Aston Martin ha chiuso dodicesimo davanti all'inglese della McLaren. Per il ventiduenne si tratta della prima eliminazione nella seconda manche delle qualifiche della stagione. Il pilota classe 1999 ha preceduto l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, quindicesimo.
Primo degli esclusi nel Q1 Sergio Perez. Il messicano della Red Bull ha chiuso sedicesimo mostrando di non avere ritmo come già si era potuto denotare nelle due sessioni di prove libere che si sono svolte ieri. Prosegue quindi il momento molto negativo del trentunenne ex Racing, che ha preceduto Sebastian Vettel, diciassettesimo, e Robert Kubica, diciottesimo. Il tetra campione del mondo dell'Aston Martin è rimasto vittima del traffico nell'ultimo settore nel suo ultimo tentativo lanciato. Il tedesco ha incontrato ben sei vetture tra le curve 12 e 14 pronte a lanciarsi per il giro veloce.
Il pluri iridato ha preceduto l'Alfa Romeo del polacco, che già in mattinata nella terza sessione di prove libere aveva preso il posto di Raikkonen, risultato positivo al Coronavirus. Il trentasettenne di Cracovia è stato protagonista di un buon giro dato che al rientro dopo due anni di assenza, ultimo gran premio ad Abu Dhabi nel 2019, è riuscito a mettersi alle spalle ambedue le Haas. Mick Schumacher, diciannovesimo, davanti a Nikita Mazepin, ultimo in ventesima posizione.